Al di fuori dei casi di cui all’art.335 c.p.p., quando il soggetto sia legittimamente a conoscenza dell’esistenza di una indagine, potrebbe avere interesse a conoscere il numero di R.G. ed il nome del P.M. procedente, evidentemente al fine di esercitare la facoltà di avanzare richiesta di presentazione spontanea, ovvero di presentare una memoria e/o documentazione, oppure di presentare un’istanza di dissequestro.
Si pensi ai casi di:
Pertanto:
Le denunzie e gli esposti trasmessi dal privato attraverso la posta, ordinaria o raccomandata, sulla base del progetto organizzativo vengono iscritte a modello 46 (gestito dalla Segreteria Amministrativa, con assegnazione al Procuratore) [Il codice di procedura penale specifica dettagliatamente le modalità attraverso le quali un privato può presentare una denunzia (art. 333, comma 2, c.p.p.) ovvero una querela (art. 337 c.p.p.) e poiché, tra le modalità di presentazione, non è prevista la trasmissione né a mezzo posta cartacea (ordinaria, raccomandata ) né a mezzo posta elettronica (né ordinaria, né certificata), ne consegue che le denunzie dei privati, pervenute a mezzo posta, vanno iscritte nel registro modello 46, ovvero nel registro anonimi. Invero, la trasmissione a mezzo posta (cartacea o elettronica) non consente l’identificazione certa della persona che sottoscrive la denunzia o la querela, laddove tale identificazione è assolutamente necessaria per attribuire l’atto al firmatario che, con la firma, ne assume la paternità (circostanza che assume rilevanza, a titolo di mero esempio, nel caso in cui l’accusa sia falsa e calunniosa)];
nei casi previsti dal progetto, all’esito di preliminari accertamenti, il fascicolo può essere iscritto in un diverso modello [Nel paragrafo 5/1-1) del progetto organizzativo è testualmente previsto quanto segue: “quando dal contesto della missiva, non si possa evincere la natura certamente apocrifa della missiva stessa (si pensi alle missive riportanti nome, cognome, indirizzo del mittente), dopo la prima iscrizione diventa necessaria la previa verifica della riferibilità dello scritto ad un soggetto identificabile, mediante delega alla PG; in caso di identificazione, mediante riconoscimento, da parte dell’interessato, della paternità dell’atto, il fascicolo sarà iscritto in uno dei tre restanti modelli (21, 44 o 45) ed assegnato secondo le regole ordinarie …”.].
Il privato, ignorando tali disposizioni, potrebbe rivolgersi all’Ufficio sportello per chiedere contezza dell’esposto presentato; ovviamente, se l’esposto fosse ancora iscritto a modello 46, dalla consultazione al Sicp tale dato non si rileverebbe.
Pertanto:
Presentare la richiesta, esclusivamente on line, secondo le modalità di seguito specificate, mediante l’utilizzo del modulo, scaricabile dal sito web della Procura e allegato in fondo a questa pagina:
Attesa la delicatezza del contenuto degli atti in esame, non è ammessa la delega a terzi per il ritiro degli atti, a meno che non vi sia nomina difensiva.
A CHI RIVOLGERSI
All'Ufficio Sportello della Procura di Parma - Piano Terra - Stanza 11.
Telefono: 05211968245
ORARIO: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00;
Responsabile:
Nunzia DEL VECCHIO (Funzionario)
COSTO
Esente da costi
TEMPISTICA
20 gg.